Autore: RPCreative

  • Richiedere Certificato SSL su Aruba Hosting

    Richiedere Certificato SSL su Aruba Hosting

    Se siete possessori di un sito su Aruba, sappiate che da un po di tempo questo Provider vi garantisce un certificato SSL gratuito, attivabile tramite pannello di controllo. Questa guida è utile per illustrarvi i passi che dovrete seguire affinché il certificato venga correttamente richiesto.

    Ricordate che dall’attivazione saranno necessarie 48 ore affinché la protezione sul vostro sito sarà attiva. Da quel momento potrete navigare all’interno delle vostre pagine utilizzando “https://”piuttosto che il tradizionale “http://”.

    Innanzitutto recatevi su Hosting Aruba e entrate nella vostra area clienti.

    Andate adesso su Pannello di Controllo, e recatevi su Hosting WordPress.

    certificato ssl aruba.jpeg

    Cliccate su Gestisci e richiedete subito il vostro certificato SSL gratuito. Tutto qui, nient’altro da fare, attendete 48 ore dalla richiesta e il vostro sito sarà protetto.

     

  • Quanto è importante possedere un Certificato SSL sul proprio Sito?

    Quanto è importante possedere un Certificato SSL sul proprio Sito?

    Dato che in questi ultimi mesi si sono viste parecchie discussioni in merito all’utilizzo di certificati per la navigazione protetta. Se non siete esperti nel settore vi esprimerò in breve di cosa si tratta e come si potrebbe implementare all’interno del vostro sito.

    Un Certificato SSL applicato in un sito web GARANTISCE assoluta privacy a qualsiasi utente ci stia navigando. Ciò significa che ogni dato sarà cifrato con algoritmi molto complessi che quindi saranno utili al fine di proteggere la navigazione dell’utente.

    In particolar modo, applicare una politica di questo tipo all’interno del proprio sito web garantisce alla analisi da Google un plus sicuramente molto importante ai fini del posizionamento nei motori di ricerca.

    Ma dove è essenziale? Su quei siti dove è previsto compra vendita di oggetti, fisici o digitali e nei siti dove è previsto che l’utente si registri all’interno del sito. Questi dati sono sensibili e necessitano che vengano protetti da una infrastruttura sempre migliore.

    Quindi se il vostro sito tratta di articoli e non è prevista registrazione o compra vendita da parte di utenti, il certificato potrebbe non interessarvi e quindi non necessitate di installarlo. Per i siti invece che ne prevedono l’installazione, l’unico modo per attivare un certificato SSL all’interno del vostro sito sarà contattare il provider che vi fornisce l’hosting e il database. Se lo avrete attivato potrete connettervi al vostro sito tramite https://

    Pensate bene e soprattutto subito se richiedere questo certificato, dato che Google sta attuando una politica nel penalizzare quei siti che trattano dati sensibili e non garantiscono alcuna protezione agli utenti che ne usufruiscono.

  • Campagna Pubblicitaria su Facebook: Quanto Costa e Come Funziona

    Campagna Pubblicitaria su Facebook: Quanto Costa e Come Funziona

    Se il vostro obiettivo e ricevere molte visite in poco tempo, sicuramente avrete pensato ad avviare qualche campagna pubblicitaria, ma è anche corretto documentarsi prima di avviare un accordo con alcuni servizi che offrono pubblicità su internet.

    Personalmente ho avuto modo di utilizzare Adwords, servizio di Google, ma oggi vi parlerò della campagna, seppur breve, che ho avviato su Facebook mostrandovi pregi e difetti di utilizzare campagne di questo tipo.

    I pregi sicuramente stanno nel target delle persone, Facebook è il social network più usato al mondo e per ogni utente vengono collezionati dati in merito al suo luogo, la sua età, i suoi interessi e le sue ricerche. Quindi uno dei punti chiave che Facebook vi fornisce per raggiungere gli utenti davvero interessati al tuo prodotto o il tuo sito web è proprio questo.

    Facebook quindi si occuperà di fornire la visione dell’annuncio ad utenti specifici. Il problema sta nella conversione in soldi da pagare. Se il vostro obiettivo è mostrare il vostro brand, senza poi tenere conto dei click e delle interazioni che vengono fatti con l’annuncio, allora Facebook può andarvi bene. Ma se cercate di conquistare nuovi follower o nuove visite verso il vostro sito, Facebook potrebbe farvi vedere tanta roba ma che in realtà comporta un costo e poca pubblicità.

    Infatti la campagna su Facebook viene pagata anche per le semplice VISUALIZZAZIONI dell’annuncio, senza la necessità che l’utente ci clicchi sopra o richieda ulteriori informazioni. Quindi se utenti scrollano verso il basso dal telefono e si trovano il vostro annuncio, e lo ignorano, voi pagate lo stesso.

    Questa è una enorme pecca che secondo me potrebbe essere notevolmente migliorata. Considerate che se c’è interazione pagate molto di più di una semplice visualizzazione. Personalmente ho fatto durare poco la campagna su Facebook per questo motivo, ma sono sicuro che se avete contenuti video da poter promuovere allora qualche guadagno di follower e visitatori si vedrà subito.

     

  • Vendere Appunti Scolastici e Universitari Gratuitamente Online [Extra]

    Vendere Appunti Scolastici e Universitari Gratuitamente Online [Extra]

    Vi abbiamo precedentemente presentato 2 dei siti web più famosi per la pubblicazione e la vendita di appunti universitari online. Oggi ne vedremo altri 2 che potrebbero fare al caso vostro, ovviamente si tratta di servizi interamente gratuiti come quelli di cui abbiamo precedentemente discusso.

    TesiOnline.it

    Questo sito si differenzia rispetto agli altri perché è specializzato per le tesi. Se siete laureati oppure state per laurearvi e avete già composto la vostra tesi, se volete potrete inviarla a questo sito come Publisher, e guadagnarci qualcosa. Le tesi sono messe in vendita, gli appunti inerenti alle tesi no, eppure anche per questi ultimi vi saranno dati dei soldi.

    A differenza dei siti concorrenti, con TesiOnline la tua tesi o i tuoi appunti non ti faranno guadagnare in base alle vendite nel sito, piuttosto saranno comprati dagli stessi amministratori del sito per poterli vendere loro. Quindi per ogni appunto avrai una valutazione che varia tra e 2 e 35 euro, e se accetti, il materiale sarà comprato da questo sito e tu riceverai in cambio ciò che hai concordato.

    Gli appunti dovranno essere trascritti in word o txt; inoltre dovranno essere divisi in paragrafi titolati (non è necessario dividere ogni paragrafo in diversi file).
    Per una corretta valutazione, inviare insieme agli appunti i seguenti dati :

    ◦Titolo

    ◦Descrizione breve

    ◦Università

    ◦Facoltà

    ◦Corso

    ◦Esame

    ◦Docente

    ◦Anno accademico

    Se venderete la vostra tesi, voi stessi sarete nominati come autori di essa. Il pagamento avviene tramite Bonifico, PostePay o Paypal.

    Appuntibay.it

    Un altro portale degno di nota per la compra vendita di appunti online è sicuramente AppuntiBay. Questo portale, molto attento alla grafica, è perfetto per raggiungere un gran numero di lettore e di studenti intenzionati ad acquistare appunti. Particolare di questo servizio è la ricerca per istituto di ateneo, attraverso la regione, così che anche vostri colleghi possano trovare e quindi comprare i vostri appunti con pochi click.

    Attraverso questo sito potrai facilmente creare il tuo negozio online e guadagnare ad ogni singolo download. Quindi non appena un utente acquisterà il tuo materiale, a te arriverà direttamente il pagamento, ovviamente tolta la parte che incasserà il sito AppuntiBay.

    I file che ti sono possibili inviare sono file in PDF, e per procedere alla riscossione dei guadagni ti servirà inserire un codice IBAN oppure il tuo conto Paypal.

  • Guida per Vendere Appunti Scolastici e Universitari su Internet

    Guida per Vendere Appunti Scolastici e Universitari su Internet

    Questo articolo è dedicato a tutti coloro che prendono appunti all’università o a scuola e vorrebbero condividere il loro lavoro con altri studenti, magari riuscendo a racimolare qualche euro come ringraziamento. Cercando sul web ho trovato vari servizi che potrebbero essere utili a questo scopo, e oggi ve ne presenterò 2 fra quelli che secondo me sono degni di nota. Vi ricordo che ogni sito web presentato qui è interamente gratuito e per usarli dovrete semplicemente effettuare la registrazione. Di solito per la ricezione dei pagamenti vi sarà utile l’utilizzo di un conto Paypal, anch’esso gratuito.

    Skuola.net
    Il sito in questione è il più visitato e il più gettonato in questo settore. Il sito carico di notizie inerenti la scuola e l’università, contiene una sezione del sito interamente dedicata alla compra-vendita di appunti online. Appunti che possono essere di scuole superiori o di università. Per i primi le vendite danno dei punteggi per poi raggiungere dei premi quali potrebbero essere ricariche o gadget scolastici. Quelli universitari invece, consistono nel guadagno in veri e propri euro che vengono inviati non appena viene raggiunto il minimo payout. Il pagamento è immediato e avviene direttamente tra il publisher e l’acquirente attraverso Paypal. Paypal solitamente processa il pagamento entro le 24h.

    Come si può capire dalla immagine, per inviare i tuoi appunti devi semplicemente creare un account gratuito, dopo quindi aver sistemato per bene il documento dovrai caricare il file in pdf, doc e altri ancora.

    Gli appunti supportati da skuola.net sono di vario genere, tra cui dispense, esercitazioni e tesi. Ciò che non vi sarà permesso pubblicare sono quei riassunti provenienti da un banale copia incolla, quindi attenzione a quello che pubblicate.

    Il prezzo di vendita è scelto dal publisher, quindi da voi stessi, e va da 0,99 euro in su. Il mio consiglio è di regolarvi in base alle pagine e ai contenuti da voi scritti. Se i vostri riassunti sono frutto di intense ore di studio e di rielaborazione probabilmente merita di essere venduto ad un prezzo più alto.

    Prerequisito per ricevere i pagamenti è avere un conto online gratuito su Paypal.

    Doc4sale.com
    Doc4sale è un sito molto sviluppato in questo settore, quasi alla pari di skuola.net. Grazie ad esso vi sarà possibile inviare gratuitamente appunti, tesi, tesina, esercizi, progetti, e molto altro ancora.

    Il funzionamento è molto semplice, dopo esservi registrati al sito, potete subito inviare in qualsiasi formato di documenti, il vostro materiale, e attendete un po di tempo affinché loro lo valutino e lo accettino.

    Dopo averlo accettato, potrete scegliere la modalità di vendita nel sito, ovvero potrete definire il prezzo da un minimo di 2,99 euro, modificabile in qualsiasi momento.

    Potrete scegliere poi di quante pagine comporre l’anteprima prima di una vendita.

    E per concludere potrete scegliere se far scaricare all’acquirente solo il pdf o anche il file originale.

    Dopo aver correttamente personalizzato queste scelte potrete sempre verificare le statistiche e massimizzare i guadagni.

    Il minimo payout per riscuotere i vostri euro guadagnati è di 20 euro, anche questi inviati su di un conto gratuito Paypal.

    Se questi 2 metodi ti sono già noti o li hai già provati, ecco per te altri 2 servizi per vendere i tuoi appunti online.

    NOVITA’: Puoi utilizzare anche KDP di Amazon per la vendita dei tuoi appunti scolastici, scopri come leggendo il nostro articolo.

  • Clonare un Sito Web creato con WordPress effettuando un Backup

    Clonare un Sito Web creato con WordPress effettuando un Backup

    Se state cercando un metodo per portare online un sito sviluppato localmente o nel caso in cui vi serva una copia di Backup del vostro sito ben conservata nella quale è integrato tutto: articoli, post, database, e impostazioni.

    A questo scopo esistono vari Plugin utili, tra questi uno dei migliori e degno di nota è WP-Clone, scaricabile gratuitamente tra i Plugin offerti da WordPress. Il funzionamento è molto semplice e non necessita di molti passaggi.

    Dopo averlo correttamente installato e avviato, nella barra laterale troverete una nuova sezione WP-Clone. Cliccateci sopra e vi troverete di fronte ad una finestra di questo tipo

    wp-clone.jpeg

    Da questa pagina potrete creare il backup e salvarlo in locale. Di Default saranno salvati tutti i campi di interesse affinché il nuovo sito sia uguale a questo che state copiando.

    Ma il Plugin vi permette anche di poter personalizzare il Backup specificando dettagliatamente ciò che vi serve salvare. Questa possibilità è molto utile poiché non vi obbliga a dover salvare l’intero sito.

    Per il Ripristino nel nuovo sito dovrete installare WP-Clone e inserire l’URL dove avete caricato il vostro backup. Caricatelo in una posizione raggiungibile esternamente, come Google Drive, Dropbox ad esempio.

  • Guadagnare con Jamendo: Analizziamo le Caratteristiche del Servizio

    Guadagnare con Jamendo: Analizziamo le Caratteristiche del Servizio

    Abbiamo precedentemente descritto quelli che secondo me sono i siti web migliori per guadagnare vendendo la musica online. Vediamo oggi nello specifico Jamendo, nelle sue modalità di guadagno e la percentuale di ricavo per ogni vendita.

    Innanzitutto per accedere al vostro account come ARTISTA dovrete andare nella pagina artist e accedere con le vostre credenziali. Comprendiamo innanzitutto la possibilità di pubblicare le canzoni in modalità esclusiva e non esclusiva. Per la prima modalità dovrete vendere i vostri prodotti esclusivamente su questa piattaforma, l’altra invece consente di vendere gli stessi brani in altri store.

    Fra i 2 vi consiglio la non esclusività dato che i guadagni nel mio caso sono incrementati vendendo le canzoni su più store.

    Ciò che cambia scegliendo l’esclusività o meno, è la percentuale di guadagno. E’ comprensibile che chi vende in modo esclusivo guadagna una percentuale maggiore su una singola vendita, ma guardiamo il pannello completo per renderci conto delle percentuali.

    jamendo percentuali guadagni.jpeg

    Quindi man mano che farete vendite la percentuale di guadagno si alzerà e avrete quindi maggiori guadagni. 

    Vediamo ora le varie scelte a proposito delle licenze acquistabili dai customer.

    jamendo licenze.jpeg

    Si parte da quella base di 4,99€ per i video su YouTube, a quelle più corpose fino a 300€.

    Per quanto riguarda il Payout, ovvero il momento in cui vi sarà mandato il pagamento, Jamendo si distingue rispetto agli altri store. In pratica vengono suddivise le vendite in base alle valute Euro, Dollaro o Sterlina. Quando raggiungerete almeno per una di queste monete la cifra di 100 Euro, Dollaro o Sterlina, potrete richiedere il pagamento, che sarà effettuato entro pochi mesi dalla richiesta.

    Per raggiungere la soglia dovrete vendere brani e aspettare 60 giorni affinché le vendite siano state confermate. Insomma, per ciò che riguarda il tempo, ci sono alternative nettamente migliori a Jamendo.

    Personalmente uso questa piattaforma da molto tempo e alcune vendite le ho fatte, penso che per le persone che vendono in modo non esclusivo sia una buona possibilità per incrementare i propri guadagni.

     

  • Whatsapp si adegua alla nuova moda e nascono gli status

    Whatsapp si adegua alla nuova moda e nascono gli status

    A questo punto non mi resta che dirvi che il tutto è diventato una moda spropositata di copiare contenuti tra un social e un altro. Chissà perché dello stesso proprietario Mark Zuckerberg, che cerca sempre di mantenere i propri siti web sfruttando le mode del momento. Dopo la copia spudorata degli hashtag da twitter, arriva anche la copia di Snapchat su WhatsApp.

    Fra qualche giorno infatti, entro la fine di febbraio, verranno aggiunti gli “status” all’interno di questa app di messagistica.

    Ma a parer mio, ciò causa soltanto estrema confusione, e diffusione di foto su diversi social. Facciamo un esempio, considerando i personaggi pubblici. Uno dovrebbe andarsi a vedere tutti i social per trovare ogni foto del giorno. Ma perché? E’ necessario? Non credo.

    A questo punto credo che l’unico motivo per la quale stiano promuovendo queste nuove funzionalità sia quello di coinvolgere la maggior parte di persone che utilizzano anche 1 sola di queste applicazioni.

    A mio parere, se un utente volesse condividere qualche storia installerebbe i programmi adatti e non aspetterebbe che il suo si riempia di funzionalità poco importanti e soltanto generazione di confusione. Ma naturalmente, questa rimane una mia idea.